Il giornalino è la prima forma di composizione creativa del bambino. I contenuti sono i più svariati e variano comunque con le diverse età del bambino: una osservazione diretta su qualche realtà della natura, su una pianta, su un animale..., un racconto di qualche esperienza vissuta direttamente dal bambino, piccole poesie in versi o non in versi inventate, letterine scritte a persone amate, brevi drammatizzazioni fra due o più personaggi, ecc. Il testo può essere brevissimo o lungo. Lo precede sempre la data del giorno in cui viene scritto. Quando il "testo libero" non è un lavoro scolastico quotidiano, il bambino potrà vivere a casa questa esperienza con l'aiuto di un adulto. Ci sono perciò dei periodi dell'anno privilegiati in cui questa attività trova più tempo per esplicarsi (per esempio durante l'estate o comunque in periodi di vacanza); ma è un lavoro che può accompagnare la vita del bambino durante tutto l'anno. La scoperta graduale di essere capace di "raccontare per iscritto" e attraverso dei disegni, tante scoperte ed esperienze della propria vita, anche con frasi semplicissime e brevi, entusiasma i bambini e progressivamente diventa per loro un'esigenza sempre più sentita. Avverrà allora che, soprattutto per i bambini dagli otto anni in poi, alcune esperienze interessanti e nuove, saranno già vissute come un "tesoro prezioso" da raccontare poi nel proprio giornalino. La fascia di età in cui questa attività è più proficua ed amata è quella delle cinque classi elementari: con una progressione naturalmente, non di originalità e di creatività (presente talvolta in modo speciale nei bambini più piccoli), ma di campo di orizzonte, ampiezza di osservazioni e anche di capacità espressive.
Alla fine di ogni composizione, il testo viene sempre accompagnato da un disegno del bambino che raffigura qualcosa di inerente ad esso.
MaterialeUn quadernone a quadretti.Matite colorate (per il disegno). Penna o biro o matita nera (per il testo). Eventualmente: cartoline, biglietti del treno, biglietti dei musei, ecc. FonteC'è una fonte a cui si rifà espressamente questa attività della composizione creativa, ed è l’esperienza didattica di Mario Lodi, maestro elementare e pedagogo, e, più in generale, del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), che in Italia ha avuto una certa diffusione a partire dagli anni '60. La notorietà di Mario Lodi è molto grande, grazie anche ai numerosi libri scritti da lui per testimoniare la sua ricerca pedagogica e la sua pluriennale esperienza didattica.Un libro importante per capire l'MCE è "Didattica operativa" di Giuseppe Tamagnini, Edizione MCE I principali libri di Mario Lodi sono:
- "C'è speranza se questo accade a Vho", Edizione Einaudi.
EsempiSeguono le immagini di alcune pagine di giornalini.
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