Storia di Natale

Disegni di Margherita, Chiara e Cecilia
dai quattro ai dieci anni

Annunciazione
C’era una volta tanti anni fa una giovane donna che si chiamava Maria.
Maria era fidanzata con un uomo di nome Giuseppe. I due giovani si volevano bene e mancava ormai poco tempo al giorno del loro matrimonio.
Un giorno mentre Maria stava in casa sua a lavorare, le appare in visione un Angelo.
Al primo momento Maria si spaventa, ma l’Angelo la rassicura:
“Non temere, Maria, sii felice e piena di gioia perché il Signore ti ha scelta per diventare la madre di suo figlio. Aspetterai un bambino che è il figlio di Dio, e quando nascerà lo chiamerai Gesù”.
Maria rimane stupita all’annuncio dell’Angelo, perché non si aspettava assolutamente questa notizia così grande.
Maria doveva ancora sposare Giuseppe e dopo il matrimonio avrebbero cominciato la loro vita insieme, forse avrebbero avuto dei figli, ma per loro erano ancora progetti lontani.
Tuttavia Maria risponde così all’Angelo:
“Ecco io sono l’ancella del Signore, sia fatto di me secondo la sua parola”.
Maria sente di poter avere completa fiducia nel Signore.

Viaggio a Betlemme
Poco prima del momento in cui doveva nascere il bambino, Maria e Giuseppe, che ormai erano sposati, devono intraprendere un lungo viaggio e al momento della nascita si trovano lontani dalla loro città e dalla loro casa.
Giuseppe dice a Maria:
“Mi hanno detto che quest’anno a dicembre dobbiamo andare a Betlemme per il censimento”.
“Che cosa vuol dire censimento?” - gli chiede Maria. “Sarà proprio il periodo per me in cui dovrà nascere il bambino, non possiamo metterci in viaggio”.
Giuseppe le risponde: “Non abbiamo scelta, dobbiamo partire perché tutti devono dare il proprio nome nella città natale della propria famiglia. Io sono di Betlemme perciò dobbiamo andare fino lì. Ma tu viaggerai seduta sul nostro asinello, così non ti stancherai a camminare. E vedrai che il Signore ci aiuterà”.
“Va a bene, anch’io sono sicura che il Signore ci aiuterà” - risponde Maria.

Ricerca di un alloggio
Arrivati a Betlemme, Maria e Giuseppe cercano una locanda dove poter andare a dormire, ma non trovano posto da nessuna parte.
Suonano il campanello in tante case per sapere se qualcuno poteva ospitarli, ma tutti rispondono che non hanno posto per loro.
Alla fine suonano alla casa di un pastore che non avendo altro posto offre loro di andare a dormire nella stalla delle sue mucche, dove almeno avrebbero potuto ripararsi dal freddo della notte e dell’inverno.
Maria e Giuseppe accettano e si dirigono alla stalla.

Nascita di Gesù
Quella notte in quella stalla nasce il bambino Gesù.
Maria avvolge il bimbo appena nato in qualche fascia che aveva portato con sé e lo mette a dormire sulla paglia nella mangiatoia.

I pastori dormono vicino al gregge
Molto vicino alla stalla c’erano dei pastori che passavano tutta la notte all’aperto per fare la guardia al loro gregge.

Gli angeli appaiono ai pastori
Durante quella notte un Angelo del Signore appare loro, e i pastori si sentono improvvisamente avvolti da una grande luce.
Al momento non capiscono cosa stia succedendo e si spaventano, ma l’Angelo dice loro:
“Non abbiate paura, ecco io vi annuncio una grande gioia che sarà per tutto il mondo: oggi è nato un salvatore per tutto il popolo. E questo sarà il segno, se andrete a cercarlo: troverete un bimbo avvolto in fasce in una stalla, adagiato in una mangiatoia.”
In quel momento si raccoglie intorno all’Angelo una schiera di altri Angeli per lodare Dio e tutti insieme cantano: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama.

I pastori vanno da Gesù
Quando gli Angeli si sono allontanati i pastori decidono di andare a cercare il bambino e subito si mettono in cammino verso Betlemme.
Arrivati alla stalla, trovano Maria e Giuseppe e il bambino adagiato sulla paglia nella mangiatoia, proprio come aveva detto loro l’Angelo.
Dopo aver adorato il bambino Gesù, i pastori tornano verso casa con il cuore pieno di commozione e lodano Dio e lo ringraziano per quello che avevano sentito e visto durante quella notte santa, perché tutto era avvenuto come l’Angelo aveva loro annunciato.

I pastori raccontano
Tornati a casa i pastori raccontano la straordinaria vicenda vissuta in quella notte, ma non tutti credono al loro racconto.
Non tutti credono che quel bambino, nato in una stalla, sia proprio il figlio di Dio, quel Messia che il popolo aspettava da tantissimi anni.
Forse se lo erano immaginato diverso questo Messia che doveva nascere: forse come un figlio di un re potente, che nasce in una splendida reggia.
Invece il progetto di Dio è stato del tutto diverso e tanti al momento non riescono a credere.



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